PAOLO IL CALDO (1973)

Regia/Director: Marco Vicario
Soggetto/Subject: opera
Sceneggiatura/Screenplay: Marco Vicario
Interpreti/Actors: Giancarlo Giannini (barone Paolo Castorini), Rossana Podestà (Lilia), Gastone Moschin (Edmondo Castorini), Marianne Comtell (Ester), Ornella Muti (Giovanna, servetta dei Castorini), Riccardo Cucciolla (Michele, padre di Paolo), Adriana Asti (principessa Beatrice Banchedi), Vittorio Caprioli (Salvatore Rapanula, farmacista), Lionel Stander (nonno Paolino Pastorini), Femi Benussi (peripatetica in rosso), Barbara Bach (Anna, madre di Caterina da giovane), Mario Pisu (principe Lorenzo Bianchedi), Orchidea De Santis (peripatetica col pellicciotto), Attilio Dottesio (dr. Mondello), Eugene Walter (Jacomini), Umberto D'Orsi (cav. Carmelo), Teodoro Corrà (invitato del principe), Oreste Lionello (altro invitato del principe), Andrea Aureli (altro invitato del principe), Pilar Velasquez, Ugo Fangareggi (Luigi Castorini), Nena Arneric (Caterina, nipote di Rapanula), Dori Dorika (sorella di Caterina), Roberta Paladini, Anna Melita, Marie Sophie Person (ballerina), Angela Covello, Greta Vajant, Bruno Scipioni
Fotografia/Photography: Tonino Delli Colli
Musica/Music: Armando Trovajoli
Scene/Scene Design: Flavio Mogherini
Montaggio/Editing: Nino Baragli
Suono/Sound: Raoul Montesanti
Produzione/Production: Medusa Distribuzione, Atlantica Cinematografica Produzione Films
Distribuzione/Distribution: Medusa
censura: 63344 del 18-10-1973

Il giovane Paolo Castorini- Giancarlo Giannini- vive a Catania con la sua famiglia aristocratica. I maschi della sua famiglia sono tutti dediti ai piaceri del sesso e trattano le donne come oggetti del proprio piacere, unica
eccezione il padre di Paolo, un uomo che ama solo sua moglie, ma che non prova nemmeno con lei, il piacere sessuale e preferisce leggere S.Agostino. Paolo cresce assomigliando sempre più a suo zio Edmondo e a suo nonno, dedito quindi a trattare donne come oggetti. Trasferitosi a Roma sembra riscattarsi con Livia, che però lo lascia per sposare un carabiniere. Passano gli anni e finalmente Paolo conosce la nipote del farmacista e la sposa, convinto di poter “guarire”dalla sua erotomania. Ma anche la sposa fedele lo lascia. 
Solo e disperato, a Paolo non resta che aggirarsi per Roma per soddisfare le sue voglie con una prostituta.

Film drammatico, più che sexy o erotico, è tratto dall’ultimo romanzo incompiuto di Vitaliano Brancati e a differenza del film “La Governante”, quest’opera è molto fedele al romanzo. La scelta dei personaggi è perfetta, a cominciare da Giannini, poi “esploso” grazie alla Wertmuller. Bravissima la compianta Rossana Podestà nel ruolo della passionale Livia e la Asti nel ruolo della principessa ninfomane. 
Un dieci meritato a questo semicapolavoro che io inserirei anche in una pastorale sulla sessualità. Un’opera che narra come il sesso possa trasformarsi in malattia, perversione, degenerazione e avere quindi, una funzione antisociale. Musiche di Tovajoli, semplicemente perfette.
Curiosità: Fu il 3° incasso della Stagione.

Recensione a cura di:



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