UOMINI DI PAROLA (1981)


Regia/Director: Tano -Cimarosa
Soggetto/Subject: Gaetano Cimarosa [Tano Cimarosa]
Sceneggiatura/Screenplay: Gaetano Cimarosa [Tano Cimarosa], Giuseppe Messina, Lorenzo Artale
Interpreti/Actors: Eleonora Cristofani [Leonora Fani], Luca Sportelli, Gaetano Cimarosa [Tano Cimarosa], Mirella Venturini, Stefano Bertini, Ria De Simone, Michele Cimarosa, Luciano Crovato, Pietro Golisano, Pasqualino Cocivera, Salvatore Ferrari, Emilia Barone, Katy Ferri
Fotografia/Photography: Massimo Lupi
Musica/Music: Alberto Mandolesi
Montaggio/Editing: Lorenzo Artale
Produzione/Production: Gamma Cinematografica
Distribuzione/Distribution: Alpherat
censura: 76248 del 11-02-1981


Terza e ultima regia di Tano Cimarosa che qui è anche protagonista accanto a Leonora Fani. Dopo aver diretto "Il vizio ha le calze nere" e "No alla violenza" dirige la storia della vera mafia siciliana. Cimarosa non era un vero e proprio regista... ma realizzava i suoi film con le sue idee e i suoi modi di arrangiarsi nel trovare soluzioni per girare le scene.

Uscito nel 1981, il film racconta la vicenda di Gaetano Frasca, un picciotto messinese ambizioso e senza limiti che per dimostrare ch'è "uno che conta" non esita a compiere delitti e a schierarsi contro i grossi capi della Mafia. L'unico suo punto debole è l'amore per la sua figliastra...

Il film è girato tra Mistretta e Tusa (Messina), tecnicamente nulla di particolare, realizzato con pochissimi mezzi ma lo considero un'opera decisamente notevole. Location estive tipiche siciliane con spiagge, lidi balneari e campagne condite da colonne sonore sicule. Nel film troviamo tutti gli ingredienti precisi che occorrono per un mafia-movie, non mancano di certo le vendette personali a colpi di lupara. Un cast costruito da diversi attori non professionisti e da nomi importanti come Ria De Simone (qui davvero bravissima), la splendida Leonora Fani nei panni della figliastra di Cimarosa e l'ottimo Luca Sportelli nel ruolo del maresciallo. Particina anche per Michele Cimarosa, fratello di Tano, (qui doppiato da Elio Zamuto). La pellicola ci offre addirittura una piccola scena in cui Cimarosa fa il "puparo" con il pupo siciliano, infatti Tano è cresciuto tra i pupi, girovagando tra i paesi della Sicilia con il padre che faceva il puparo. Quando suo padre, ormai vecchio decise di smettere il mestiere e bruciò i pupi per Tano fu un indimenticabile dolore. La pellicola è stata prodotta da un gruppo di personalità messinesi ("La Gamma Cinematografica", stessa produzione di "Quando i picciotti sgarrano"). Anche in questo caso Cimarosa ha collaborato alla colonna sonora del film. La canzone dei titoli di coda è stata scritta e cantata da lui.  (fonte: mia chiacchierata con Tano Cimarosa nel 2006).
Sceneggiatura e montaggio semplice... e non ci si può aspettare di più... ma forse lo apprezzo proprio per questo motivo. È stato distribuito dalla Alpherat solo esclusivamente in VHS dalla New Pentax Video, l'unica rarissima edizione attualmente sul mercato.
Tutto sommato è un buon prodotto... per chi ama la semplicità.

Recensione a cura di:
Giacomo Di Nicolò

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