BLUE JEANS (1975)


Regia/Director: Mario Imperoli
Soggetto/Subject: Mario Imperoli
Sceneggiatura/Screenplay: Piero Regnoli, Mario Imperoli
Interpreti/Actors: Gloria Guida (Daniela Anselmi, detta "Blue Jeans"), Paolo Carlini (dr.Carlo Anselmi), Annie Karol Edel (Marisa, sua moglie), Gian Luigi Chirizzi (Sergio Prandi), Rino Bolognesi, Mario Di Girolamo, Domenico Bua, Barbara Betti, Mario Pisu (avv. Mario Mauri), Marco Tulli, Nicola Eliantonio, Rita D'Andrea, Filippo Pernarella, Antonella Caserta, Andrea De Rossi, Gaetano Nagar, Romana De Rossi
Fotografia/Photography: Romano Albani
Musica/Music: Nico Fidenco
Costumi/Costume Design: Claudia Schiff
Scene/Scene Design: Camillo Del Signore
Montaggio/Editing: Sandro Lena
Suono/Sound: Giorgio Pallotta
Produzione/Production: Roma International Film
Distribuzione/Distribution: Indipendenti Regionali
censura: 66025 del 19-02-1975
Altri titoli: Couples impudiques, Teenager lieben heiss

Blue Jeans è il soprannome con cui è conosciuta nell'ambiente Daniela (Gloria Guida), prostituta minorenne, che un giorno viene scoperta in auto con un cliente dalle forze dell'ordine. Arrestata viene affidata al Dr. Carlo Anselmi (Paolo Carlini), ex marito della madre e facoltoso restauratore impegnato nella ristrutturazione di un castello medioevale. La ragazza, splendida, disinibita e piena di gioia di vivere porta scompiglio nella vita di Carlo, che vorrebbe al più presto disconoscerla per togliersela di torno ma con il tempo la convivenza forzata assieme alla compagna Marisa (Annie Carol Edel) cambia il carattere dell'uomo che sembra da un certo punto in poi manifestare la volontà di tenerla con se.

Ma la quiete ha breve durata: un giorno compare Sergio (Gianluigi Chirizzi), che viene accolto al castello presentandosi come un vagabondo muto ma che in realtà è il fidanzato/pappone di Daniela mentre Marisa se ne va altrove, stanca di essere trascurata dal compagno e degli atteggiamenti provocanti della giovane.
Rimasti in tre, Sergio convince Daniela a sporcare tutto seducendo il padre per permettergli di sabotare una tavola in legno il cui cedimento provocherebbe la morte dell'uomo facendolo sembrare un incidente e permettendole di ereditare il cospicuo patrimonio. La ragazza accetta, ma al momento di perfezionare il piano si pente e la trappola mortale non scatta: Sergio, inferocito, uccide Carlo ma resta lui stesso vittima del suo piano precipitando nel vuoto. Daniela, rimasta sola, schifata da tutti e da se stessa, abbandona il castello, tornando probabilmente al marciapiede.

Il film è diretto da Mario Imperoli,oscuro regista prematuramente scomparso e autore di pochi film, poverissimi, poco conosciuti ma tutti interessanti. Per Blue jeans, torna a riunire la Guida (da lui scoperta), Paolo Carlini e Gianluigi Chirizzi dopo l'inatteso successo de La ragazzina, con un copione (scritto assieme a Pietro Regnoli) completamente diverso e dalla struttura insolita. Il film inizia come una commedia sexy illuminata dalla bellezza della Guida e vivacizzato dalle sue schermaglie con il "padre/matusa" per poi sfociare in una specie di thriller dal finale tragico passando per un incesto. Non tutto funziona e soprattutto nel finale il livello di regia e recitazione è ai livelli di guardia, tuttavia il film si lascia vedere volentieri, anche grazie alla ottima colonna sonora di Nico Fidenco e alla bella fotografia di Romano Albani. Impossibile girare un film simile oggi e quindi Blue jeans è un film da riscoprire, anche per riflettere, come se ce ne fosse ancora bisogno, di quanto sia regredito, quanto a temi e coraggio, il cinema italiano contemporaneo.

Recensione a cura di:


contatori



Commenti