ARMIAMOCI E PARTITE! (1971)

 
Regia/Director: Nando Cicero
Soggetto/Subject: Giulio Scarnicci, Renzo Tarabusi
Sceneggiatura/Screenplay: Giulio Scarnicci, Leo Benvenuti, Piero De Bernardi, Raimondo Vianello, Nando Cicero
Interpreti/Actors: Franco Franchi, Ciccio Ingrassia, Philippe Clay, Martine Brochard, Alfonso Tomas, Renato Baldini, Anna Maestri, Renato Pinciroli, Dante Cleri, Gino Pagnani, Nino Terzo, Alberto Sorrentino, Aldo Bufi Landi, Alfredo Adami, Fortunato Arena, Aldo Barberito, Luigi Bonos, Stuart Colin Brisbane, Efisio Cabras, Armando Carini, Pietro Ceccarelli, Consalvo Dell'Arti, Gildo Di Marco, Giorgio Dolfin, Angelo Giusto, Gipo Leone, Ignazio Leone, Renato Malavasi, Furio Meniconi, Eleonora Morana, Corrado Olmi, Stefano Oppedisano, Gennaro Palumbo
Fotografia/Photography: Aristide Massaccesi
Musica/Music: Carlo Rustichelli
Costumi/Costume Design: Luciano Sagoni
Scene/Scene Design: Amedeo Mellone
Montaggio/Editing: Lina Caterini
Suono/Sound: Pietro Vesperini
Produzione/Production: Goriz Film, Francoriz Production, Paris
Distribuzione/Distribution: Cineriz
censura: 58936 del 02-09-1971
Altri titoli: Deux corniauds au régiment, Zwei Trottel an der Front

Armiamoci e partite! (1971), è un altro Franco & Ciccio movie, scritto da Giulio Scarnicci, Enzo Tarabusi, Raimondo Vianello, supervisionato da Steno e fotografato da Aristide Massaccesi (il mitico Joe D’Amato!). Tra gli interpeti un’affascinante Martine Brochard, Alfonso Thomas, Dante Cleri, Philippe Clay, Gino Pagnani e Nino Terzo. Una commedia bellica girata con inconfondibile stile surreale da Nando Cicero, che utilizza comicità slapstick citando a piene mani le comiche del muto.
L’incipit è memorabile, girato stile vecchia comica, con Franco e Ciccio inservienti di un bar gestito da un irascibile Dante Cleri. Martine Brochard è una sexy cameriera, alcuni avventori sono truccati come Oliver Hardy e Charlie Chaplin, un pugile suonato che tira cazzotti non appena suona il campanello. Franco è un cameriere imbranato che per errore strappa le tovaglie, le usa come fazzoletti e tovaglioli, imitando Stan Laurel. Nando Cicero descrive una comica guerra di trincea in cui Franco e Ciccio ne combinano di tutti i colori. La parte in cui entra in scena la Brochard per irretire il generale anticipa la commedia sexy, che Cicero frequenterà negli anni successivi. Il francese Philippe Clay è perfetto nella parte del generale, eccessivo come un personaggio dei fumetti, anche perché il suo vero mestiere è quello del mimo. Nino Terzo che butta il finto morto dalla finestra del treno perché pensa di averlo ucciso con un colpo di valigia è irresistibile. Gino Pagnani che conduce la fucilazione e fa l’occhietto ai condannati perché ha un tic nervoso è un altro bel momento di comicità fisica. La barella double face con il generale sul fondo e un soldato sopra è un’altra trovata geniale. La caccia al corpo del generale che cade da ogni parte, si perde, ma non muore mai e viene sempre ritrovato è il leitmotiv del film. Franco ci regala una parte onirica sognando la Brochard e alcuni doppi sensi divertenti quando la sexy spia gli offre del denaro ma prima vuole vedere il corpo. Franco appare nudo (mostra persino il sedere), coperto da un ramo d’olivo, non ha capito che la spia vuole solo il corpo del generale. Nella copia francese del film Franco Franchi mostrerebbe il membro in erezione, invece di nasconderlo dietro un ramo di ulivo. Sarà una leggenda? I bombardamenti sono da cartone animato, ma anche molte sequenze ricordano un tipo di comicità fanciullesco e genuino. Ricordiamo un aereo che precipita perché non riesce a mirare un centro disegnato dai nostri eroi. Sembra di vedere le Sturmtruppen di Bonvi, che forse Cicero conosce.

Recensione a cura di:
Gordiano Lupi

Gordiano Lupi www.infol.it/lupi



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