L'INSEGNANTE BALLA... CON TUTTA LA CLASSE (1979)



Regia/Director: Giuliano Carnimeo
Soggetto/Subject: Carlo Veo
Sceneggiatura/Screenplay: Carlo Veo
Interpreti/Actors: Nadia Cassini (prof. Claudia Gambetti), Renzo Montagnani (Martorelli), Lino Banfi (prof. Mezzoponte), Alvaro Vitali (Anacleto, il bidello), Paola Morra (Daniela), Francesca Romana Coluzzi (allenatrice russa), Mario Carotenuto (preside), Stefano Amato, Maurizio Interlandi (Mauro Bertarelli), Domenico Bua [Mimmo Bua], Adriana Facchetti, Nicola Martucci, Teresa Rossi Passante, Maria Tedeschi, Adriana Bruno, Maria Grazia Smaldone, Maria Ruocco, Amelia Maioli
Fotografia/Photography: Celeste Sebastiano [Nino Sebastiano]
Musica/Music: Walter Rizzati
Costumi/Costume Design: Silvana Scandariato
Scene/Scene Design: Carlo Ferri
Montaggio/Editing: Alberto Moriani
Suono/Sound: Gianni Zampagni
Produzione/Production: Flora Film, Fulvia Film
Distribuzione/Distribution: Flora Film
censura: 73195 del 09-03-1979

Trama: La professoressa Gambetti (Nadia Cassini) insegna ginnastica femminile nel liceo "Fratelli Bandiera" in una città della Toscana alla fine degli anni settanta.
Le sue lezioni sono basate sul metodo igienico-sportivo-ritmico innovativo derivato dalla music dance, molto gradito dalle sue studentesse.
I suoi colleghi, pur non approvando tutti le sue moderne metodologie "americane", sono attratti dalla sua bellezza e dalle sue indiscusse qualità fisiche. A turno le ruotano intorno, dimostrando il proprio interesse per le sue grazie.
C'è il ginnico professore di ginnastica maschile Martorelli (Renzo Montagnani) che,durante una lezione ai ragazzi,si produce in una dimostrativa salita sulla pertica,ma viene messo fuori gioco dai suoi allievi che gli procurano la frattura di una gamba con seguente ricovero in ospedale nella comica camera, in compagnia di un uomo ingessato alla testa. Al professore,a scuola,subentra la Cassini che scatena i sensi dei giovani voyeuristi.
C'è il bidello Anacleto Petruccio (Alvaro Vitali),questa volta nè studente nè professore,pronto ad ogni occasione ad assecondare il preside fino a confidargli il nome di un cavallo vincente alle corse che si rivela un brocco.Nel film il suo ruolo è il confronto comico con i professori.
C'è il professore di italiano Mezzoponte (Lino Banfi) che si crede un adone e un seguace di John Travolta ma,con il noto intercalare del dialetto pugliese portato agli estremi,si procura lazzi e frizzi da studenti e colleghi.
C'è il preside Fiorontoni (Mario Carotenuto) che,pressato dai debiti delle scommese perse sui cavalli(è appassionato del cavallo Ribot che nasconde dietro la fotografia ufficiale del presidente della repubblica Pertini),per recuperare i soldi del Coni destinati alle gare di atletica scolastica e sperperati,convince il sodale Vitali ad iscrivere la professoressa Gambetti ed uno studente ad una gara di ballo il cui premio(due milioni di lire) servirà per ripianare i debiti.Tutto va come previsto e,contento il preside e guarito il professore di ginnastica,tutta la compagnia si adopera adesso per vincere un torneo di pallacanestro per onore di patria, confrontandosi con una scuola di ragazzi russi venuti in Italia per giocare la sfida.
Momenti comici:Banfi vestito da infermiera massaggiatrice che si esercita sulla professoressa di ginnastica ignara;Banfi e la allenatrice russa a bordo piscina vestito come Travolta e in piena euforia ballerina;Nadia Cassini che si esibisce nella solita danza,d'accordo con le studentesse che fanno ubriacare i ragazzi russi, per permettere ai propri allievi di vincere la partita il giorno dopo.
Gran finalone in palestra con l'ennesima lezione di ballo agli arrapati e musicali professori della scuola.
A differenza di molte commedie sexi degli anni settanta, quasi tutte "monotematiche", "L'insegnante...balla con tutta la classe" esce dal contesto delle solite gags e della comicità a buon mercato(per intenderci alla "Pierino") a sfondo scolastico per utilizzare anche le mode del momento:la musica,in particolare la molto ballata e ballabile disco dance;l'inizio moderno del culto della persolità (Travolta);il corpo atletico mostrato(Cassini).Pur con la scontata superficialità di questo prodotti filmici di genere e,ovviamente senza nessuna pretesa sociale,viene evidenziato confronto tra le generazioni adulte ed i giovani.
Il '68 dista già dieci anni e si percepisce,tra le righe della comicità,anche a volte di grana grossa,la nascente attrazione della generazione "matura" verso quei nuovi messaggi commerciali che,allora, timidamente guidavano verso il culto del corpo sempre in forma a tutte le età,verso l'apparire sempre giovani per farsi accettare e che sarebbero esplosi negli anni successivi. Il preside Carotenuto,prima negativo all'uso della nuova ginnastica "da ballo" musicale, ne risulta poi entusiasta quando la trova nella freschezza della bella insegnante, tanto da esibirsi a sua volta, senza formalismi, davanti ai giovani spettatori,perdendo però il suo ruolo di autorità.  
Ancora il preside tradisce la sua rigorosità,ammettendo davanti al bidello Vitali,i suoi debiti e progettando lo scaltro stratagemma per recuperare i soldi.Non più preside e figura di guida per gli allievi,ma scaltro aproffittatore;anche qui non si riconosce il comportamento con la funzione.
Il ballo e la musica caratterizzano tutto il film. Tutto riecheggia "La febbre del sabato sera", qui dignitosamente al ribasso. Banfi esalta la figura di John Travolta,prima con un significativo poster casalingo e,poi, esaltandone le movenze e il vestito bianco, nella scena della piscina, a cospetto della allenatrice russa(la giunonica Francesca Romana Coluzzi),tracciando la linea di confine e di comica differenza tra il calvo,piccolo e sgraziato Banfi che mira all'adorato e mai abbastanza emulato mito della sua vita.
Le scene di ballo e di ginnastica ballata,prolungate per rispettare i 90 minuti del film, sono elementari e servono per introdurre qualche elemento di novità come la gara di ballo nella discoteca.
Il corpo o meglio la parte del corpo per cui è diventata famosa Nadia Cassini è continuamente portata al primo strato visivo. I primi piani della "parte" si sprecano e la macchina da presa è attratta come una calamità impertinente.
E' il primo ruolo da protagonista della attrice che,dal "Dio serpente(1970) al mai dimenticato "La dottoressa ci sta col colonnello", fino a "Amiche mie"(1982), tra dottoresse,insegnanti,infermiere ed assistenti sociali non ci ha mai fatto mancare conforto.
Film con poche scene di nudo è per sempre ricordato per il primo piano assoluto,a schermo pieno, del sedere della Cassini davanti a Banfi, truccato da donna e vestito da infermiera, che massaggia e sospira ammutolito.Scena da quasi fine film come ciliegina sulla torta della storia.
Toni minori per Vitali e Montagnani,furbo bidello l'uno e professore tontolone l'altro.
Mattatore è Mimmo Carotenuto,a suo agio nella veste assegnatagli,che spadroneggia tra un monologo e molte battute azzeccate.
La regia è di Giuliano Carmineo,specialista di spaghetti-western e commedie sexi;regista esperto che ha all'attivo oltre trenta films tra il 1964 e 1988 con molte parentesi in veste di sceneggiatore. Regia di esperienza.
Dunque un film che strappa più di un sorriso e si lascia guardare volentieri perchè gli interpreti sono a loro agio.
Qualche buona idea e alcune cose non ancora viste completano il quadro.

Recensione a cura di:
Dino Marin | Crea il tuo badge

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