C'ERA UN CINESE IN COMA (2000)



Regia/Director: Carlo Verdone
Soggetto/Subject: Carlo Verdone, Giovanni Veronesi, Pasquale Plastino
Sceneggiatura/Screenplay: Carlo Verdone, Giovanni Veronesi, Pasquale Plastino
Interpreti/Actors: Carlo Verdone (Ercole Preziosi), Marit Nissen (Eva), Beppe Fiorello (Nicky Renda), Anna Safroncik (Maruska), Nanni Tamma (Tiepolo), Giorgia Bongianni (Daniela), Annalisa Cucchiara (Moira), Rosaura Marchi (madre borghese), Roberta Mancino (Ragazza delle foto nude), Romano Sommadossi (Sosia di Stallone), Luisa Nardelli (Ballerina gemella), Lucia Nardelli (Ballerina gemella), Tatiana Illari Dell'Acqua (Zenda, la contorsionista), Sonia Tozzi (Sonia, la ragazza di Nicky), Antonia Liskova (Fiona, la ragazza di colore), Antonella Mosetti (Ragazza in mercedes con Nicky), Maria Teresa Battaglia (Signora Cavallari), Lucio Caizzi (Rudy Sciacca), Renato Campese (Il chirurgo), Antonio Conte (Assessore alla cultura), Harold Davies (Il presentatore della sfilata), Mohamed Badr Salem (Amir)
Fotografia/Photography: Danilo Desideri
Musica/Music: Fabio Liberatori
Costumi/Costume Design: Tatiana Romanoff
Scene/Scene Design: Franco Velchi
Montaggio/Editing: Antonio Siciliano
Suono/Sound: Benito Alchimede
Produzione/Production: Cecchi Gori Group Fin.Ma.Vi
Distribuzione/Distribution: Cecchi Gori Distribuzione
Vendite all'estero/Sales abroad: Cecchi Gori Group
censura: 94252 del 18-02-2000
Altri titoli: A Chinese In a Coma

In una località marina dove si sta svolgendo un concorso di bellezza scoppia all'improvviso un violento temporale che mette a dura prova i nervi di Ercole, patron della serata e impresario di attricette e fantasisti. Nella scuderia di Ercole tra gli altri c'è anche Rudy Sciacca, un comico molto apprezzato nei locali di periferia. Quando per un incidente Rudy non arriva in tempo per lo spettacolo, Ercole manda allo sbaraglio Nicola, giovane autista siciliano di cui ha sempre apprezzato il senso dell'umorismo.
Carlo Verdone esordisce alla regia nel nuovo millennio proponendo una storia triste, quasi drammatica, una storia in cui l’amicizia, l’amore e la famiglia si disgregano davanti all’altare del successo e della notorietà. Carlo Verdone interpreta il personaggio di Ercole, agente di aspiranti  comici e vallette, sposato con moglie russa che non vede quasi mai perché rientra a notte fonda quando lei e la figlia dormono. Un giorno, sapendo all’ultimo minuto che un suo assistito ha avuto un incidente con la macchina e quindi impossibilitato a presenziare ad uno spettacolo, Ercole butta nella mischia il suo autista Nicola (Beppe Fiorello), che dopo ogni serata ha l’abitudine di raccontargli una barzelletta in macchina ed ha sempre sognato di avere un’occasione per misurarsi col pubblico ma in passato sempre dissuaso da Ercole, reo di essere troppo bello per fare il comico. La serata si rivela un successo, la gente risponde positivamente alla comicità e all’ istrionismo di Nicola, inaspettato animale da palcoscenico. Da quel momento in poi Ercole gli affibbierà un nome d’arte  (Nicky) e lo manderà  allo sbaraglio in varie piazze e locali italiani, facendolo diventare un personaggio con la “P” maiuscola, regalandogli notorietà e ricchezza. Ma tutte le medaglie hanno un rovescio, si sa, ed anche in questo caso il successo sarà un’arma a doppio taglio per la sventurata accoppiata.
Carlo Verdone è una delle (poche) sicurezze italiane,  quando fa un film non lo fa mai “tanto per”, preferisce prendersi magari due o tre anni di stop tra il precedente ed il successivo lavoro piuttosto che mettere in scena qualcosa che non lo soddisfa, solamente per speculare sulla fiducia della gente, che conoscendolo, accorrerebbe al cinema comunque solo perché “è uscito il nuovo film di Verdone” . Questo “C’era un cinese in coma”, titolo preso dalla barzelletta che Nicola racconta ad Ercole ad inizio film, mantiene le aspettative, la regia è come sempre molto curata, così come i dialoghi frizzanti e spesso malinconici e realistici.  Il punto di forza di Verdone a mio parere è proprio saper raccontare delle storie di vita vera con naturalezza ed ironia adattandole ad un pubblico sia popolare che più esigente senza scontentare nessuno, a differenza dei cinepanettoni (da cui Verdone fa bene a prendere le distanze), che puntano tutto sulla comicità becera e volgarità gratuite. La recitazione di Verdone è sempre una sicurezza, un po’  come andare a mangiare pesce nel ristorante di fiducia. Il suo personaggio, un po’ ingenuo ma sempre sincero e devoto all’amicizia si fa volere bene (come spesso succede nei suoi film); Beppe Fiorello è sorprendentemente bravo e riesce a rendere ottimamente la trasformazione caratteriale del suo personaggio, passando da Nicola “simpatico e disponibile” a Nicky “arrogante e supponente” man mano che il film si dipana nelle sue due ore scarse.   
Non premiato e poco capito anche a causa di un titolo (a detta dello stesso Verdone) confuso, all’uscita nelle sale con un incasso dopo due settimane di soli 3 miliardi e 800 milioni (lire), briciole per uno come lui che con "Viaggi di nozze" nel ' 95 portò a casa 33 miliardi; "I due carabinieri" nell' 84 arrivarono a 18; Il "Gallo cedrone" partito con un miliardo al giorno, sette la prima settimana, finì a 22.
 “C’era un cinese in coma”non è sicuramente il miglior film di Verdone, ne esente da difetti, ma  è un film onesto, non punta sulle risate facili ma piuttosto è una riflessione  amara sul valore degli affetti e dell’amicizia ed al contempo una critica alla vacuità della fama e dei soldi facili, mostrandoci entrambi i risvolti della famosa medaglia. La felicità ed il successo, se mal gestiti, sono pericolosamente inversamente proporzionali. Consiglio la visione a chi non l’ha ancora fatto, rivalutandolo.

Curiosità: La scena iniziale con il concorso di bellezza sotto la pioggia è tratta dal film I Vitelloni di Federico Fellini.

Frasi e daloghi da ricordare:
- Giornalista: “È corretto dire, secondo lei, che l’aspetto più innovativo dello spettacolo di Nicky Renda è questo strano connubio tra sesso e comicità?”
- Ercole: “Veda, oggi molti comici usano il sesso per far ridere, chi racconta di episodi personali, chi racconta di aneddoti, chi parla addirittura di misure (facendo il gesto), ma quello è volgare. Nicky Renda è oggi il vero oggetto del desiderio, che io definirei un arlecchino, osceno ed anche terrorista.”
- Giornalista: “E lei che ruolo gioca?”
- Ercole: “Non quello di un semplice manager, ma semmai quello di un Goldoni dinamitardo e anarchico. Nicky Renda è oggi una vera provocazione che sale sale sale sale sale, fino a sublimarsi in una lenta ed inesorabile catarsi.”
- Giornalista: “Possiamo dire che è nato un comico sexy?”
- Ercole: “No! No, no semmai che è nata la sexy comicità.”
- Giornalista: “Secondo lei, Qual è  il pubblico a cui si rivolge?”
- Ercole: "Un pubblico eterogeneo, raffinato.. Insomma un pubblico di una certa levatura, di una certa stazza...." (Squilla il telefono )"
- Fan: “Niki! Ti voglio ciucciare la mazza!"
- Ercole: "Vabè! Ci siamo detti tutto il senso era questo qua, no?"

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